Al Pascale di Napoli arriva “Il libro sospeso” – Campania

Al Pascale di Napoli arriva “Il libro sospeso” – Campania

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Manuali, ricettari e romanzi a disposizione dei pazienti


(ANSA) – NAPOLI, 08 SET – Manuali, ricettari, romanzi, ce n’è
per tutti i gusti nelle librerie a disposizione
dei pazienti del Pascale, dove i malati possono prendere libri
in prestito da leggere e lasciarne altri. Non una sola libreria,
più librerie, almeno una in ogni reparto e siccome di spazi
disponibili per librerie vere e proprie non ce ne sono a
sufficienza, i libri sono sospesi su pannelli mobili dotati
anche di Qr code che dà la possibilità di scaricare il libro
associato al telefono della persona che lo inquadra.
   
Il progetto si chiama ‘Il libro sospeso’, parte da un’idea della
direzione scientifica e rientra nell’ambito delle attività
destinate al miglioramento organizzativo dell’Istituto dei
tumori di Napoli.
   
“Questa iniziativa – dice il direttore scientifico Nicola
Normanno – è stata presa per migliorare le condizioni dei nostri
pazienti durante la degenza, in un’ottica di sempre maggiore
umanizzazione delle cure”.
   
Contemporaneamente all’allestimento dei pannelli è, infatti,
partita anche la richiesta di donazione dei libri da parte delle
librerie, ma anche dei privati cittadini.
   
I libri che andranno ad arricchire le “bacheche” verranno donati
dalle librerie che risponderanno all’avviso di manifestazione di
interesse pubblicato sul sito istituzionale e sulla pagina fb
dell’Istituto dei tumori di Napoli .
   
Per i pazienti c’è anche la possibilità di portare il libro a
abitazione.
I pannelli sono stati prodotti dalla” Marotta e Cafiero editori”
e dalla “Scugnizzeria”, libreria indipendente.
   
“La malattia sia fisica che mentale – dice il direttore
generale, Attilio Bianchi – porta all’isolamento, il libro aiuta
a mantenere un contatto con il mondo, allontanando dal pensiero
fisso del dolore o dalla preoccupazione per la propria
situazione. Il libro sospeso va, dunque, in questa direzione,
aiutare non solo con la diagnosi e la cura il paziente ma anche
con lo spirito. Insomma un’iniziativa volta alla presa in carico
del paziente a 360 gradi”. (ANSA).
   

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